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Fotografia: i preziosi insegnamenti della quarantena

Infine ci siamo arrivati: la Fase 2 è tra noi e si sta allentando la quarantena che ci ha tenuti chiusi a casa tanti giorni a causa della pandemia del virus Covid-19. Per noi che amavamo uscire a fare foto nella natura e negli angoli più belli della città non è ancora il momento di tornare alle vecchie abitudini, le restrizioni continuano e dobbiamo essere responsabili. La creatività, però, si sviluppa meglio proprio quando ci sono delle limitazioni perché ci spinge a inventare nuovi modi per realizzare buoni scatti.

C’è quindi anche un senso di malinconia al pensare di tornare alla “vita normale”, lasciando il tempo che abbiamo ritrovato e anche alcune buone pratiche sviluppate in questi giorni. È dunque il momento di chiedercelo: «Cosa ci ha insegnato questo periodo di quarantena?». Ho provato a fare un piccolo elenco di ciò che di buono possiamo portare nel mondo post-pandemia.

1 – Osservare meglio la realtà che abbiamo attorno.

Sembra incredibile, ma chi scatta fotografie riesce a guardare il mondo in maniera più intensa e precisa di chi invece non pratica questa arte. È come per i musicisti, che riescono ad ascoltare più profondamente i suoni. Il mondo è fatto di tantissimi stimoli e recepirli tutti insieme ci affatica, per questo tendiamo ad escludere e lasciare “nella coda dell’occhio” i particolari scontati e inutili. Quando facciamo fotografie, invece, tutto ritorna nuovo, ogni elemento diventa parte della scena e siamo costretti a guardare meglio. Questi giorni ci hanno spinto a osservare in maniera rinnovata il nostro quotidiano, la casa dove viviamo, il panorama dalle finestre, i dintorni del palazzo. È stato un esercizio utile per il futuro e ci ha insegnato che foto straordinarie possono essere a portata di mano, basta vederle.

2 – Osservare meglio le persone più vicine a noi.

Non solo abbiamo imparato a vedere meglio l’ambiente circostante, ma anche le persone con cui trascorriamo il nostro tempo. Familiari e coinquilini sono diventati modelli per sessioni di ritratto e foto ironiche. Abbiamo dovuto usare la luce che avevamo a disposizione, dal sole che passa attraverso le finestre fino alle lampade del comodino. Imparare a usare bene la luce è il passo fondamentale per diventare dei bravi fotografi e studiare ciò che abbiamo a disposizione è un esercizio fenomenale.

3 – Si possono trovare grandi storie da raccontare anche vicino casa.

Per chi ama il reportage il grande sogno è un viaggio lontano in qualche posto esotico dove trovare racconti mai ascoltati prima. Eppure anche intorno a noi ci sono tantissime storie interessanti che aspettano di essere raccolte. Parlare con i vicini di casa mi ha fatto scoprire dettagli che non conoscevo e intanto la Storia si è formata intorno a noi, dai balconi, sui terrazzi, in strada, con canti, resistenza e dolore. Sono le storie quotidiane quelle che ci toccano più nel profondo e se impariamo ad ascoltare possiamo trovarne di molto forti anche sul nostro stesso pianerottolo.

Scoprire le montagne in lontananza – foto di Francesco Amorosino

4 – Esplorare nuovi spazi

Quanti hanno scoperto la terrazza condominiale proprio in questa quarantena? È uno spazio che è sempre stato là, ma non l’abbiamo mai considerato. Ce ne sono tanti altri da esplorare con i nostri scatti. Anche nel futuro, cerchiamo di cambiare spesso strada per andare a lavoro, proviamo nuovi percorsi quando portiamo a spasso il cane, troveremo foto che mai ci sarebbe aspettati di scattare. Se vuoi scoprire come sfruttare al meglio lo spazio che abbiamo attorno per sperimentare con la fotografia, segui il webinar gratuito (serio ma ironico) che ho ideato, “Esplorazioni fotografiche in terrazza”.

5 – Sperimentare nuovi tipi di fotografia.

Non esiste un solo modo di scattare, né un solo genere. In questa quarantena molti hanno scoperto lo still life, l’autoritratto, la fotografia astratta. È un patrimonio da conservare e approfondire. Magari si è trattata proprio dell’occasione per scoprire il proprio stile personale. Non dobbiamo mai fermarci a ciò che abbiamo imparato, ma continuare a sperimentare senza sosta e cercare sempre di crescere. Per vedere qualche interessante esperimento di fotografi italiani puoi consultare questo articolo su come la quarantena è stata interpretata negli scatti.

Astrazione di cavi e ombre – foto di Francesco Amorosino

6 – Serve ordinare periodicamente l’archivio.

Non di solo scattare è fatta la vita del fotografo! Questo tempo in più ci ha dato la possibilità di ripercorrere l’archivio e sistemare meglio cartelle e foto. Se si fa già un buon lavoro in fase di acquisizione di certo è più semplice, ma rivedere i vecchi lavori  a distanza di tempo ci dà modo di rivalutarli, ricatalogarli e trovare nuove idee. Non ci dimentichiamo di farlo anche nei prossimi mesi di tanto in tanto.

7 – Bisogna postprodurre le foto a cui teniamo e stamparle.

Dopo lo scatto e la catalogazione viene la postproduzione! Non lasciamo le foto a perdersi senza averle trattate nel modo migliore con i programmi giusti. Diamo vita ai nostri raw, lavoriamo con Photoshop o un software analogo e poi stampiamo i nostri scatti migliori. Solo quando è su carta una foto si può definire tale. Se vuoi approfondire la postproduzione e imparare come tirare fuori il meglio da un raw ho creato un corso online proprio per questo! Manca poco all’inizio, quindi corri a iscriverti!

8 – Bisogna prendersi il tempo per guardare foto online, sfogliare libri di fotografia, leggere saggi.

Per diventare fotografi migliori dobbiamo non solo scattare tanto, ma anche guardare tantissimo! Instagram è una fonte inesauribile di spunti, ma anche Pinterest o i gruppi su Facebook sono interessanti! E poi occorre osservare libri di fotografia sia di grandi autori che di giovani emergenti e leggere saggi sulla visione e sui generi. Un bravo fotografo ha un bagaglio di conoscenze in continua espansione e sa che più guarda e legge e più i suoi scatti saranno profondi.

Still life trovati – foto di Francesco Amorosino

9 – Continuare a studiare con corsi di persona o online.

Questo tempo a casa ci ha fatto scoprire la didattica a distanza, una risorsa per molti sconosciuta. Online si trovano tanti corsi sia gratuiti che a pagamento che coprono un sacco di argomenti utili da approfondire. Io stesso ho approfittato di questo periodo per studiare molto e ho trasferito la maggior parte dei corsi online (almeno quelli teorici) scoprendo risorse nuove per l’insegnamento. Mi sono reso conto che alcuni contenuti funzionano meglio online e che un mix delle due modalità può essere vincente. Sto lavorando a mettere su una vera e propria scuola online de il FotoStudio dove troverete tantissimi contenuti sia gratuiti che a pagamento per tutti i livelli.

10 – Confrontarsi con se stessi.

L’ultimo punto è forse il più importante. Questo periodo sospeso ci ha dato qualcosa che per troppo tempo abbiamo messo da parte: il tempo per guardarci dentro, per osservare il passato e proiettarci nel futuro. Abbiamo creato un mondo in cui non facciamo che correre senza sosta senza poter riflettere sulla prossima mossa. Ora sappiamo quanto le cose sono fragili e quindi teniamoci stretto ciò che amiamo e guardiamo con rinnovato entusiasmo ai giorni che vengono con il proposito di creare qualcosa di bello e condividerlo con gli altri.

Insomma, di certo stiamo vivendo un momento non felice, però come tutte le crisi è pieno di opportunità per chi sa coglierle. Il Covid-19 ha cambiato la nostra vita in tanti modi che non ci saremmo mai aspettati e spetta a noi sfruttare questi giorni per avere un nuovo slancio. Io sarò sempre qui a darvi spunti creativi e insieme renderemo più entusiasmante questa nostra strana, imprevedibile esistenza!

Francesco Amorosino

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